Chirurgia Plastica: Intervento di Addominoplastica
Chirurgia Plastica: Chirurgo Plastico per Addominoplastica
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Addomino plastica: che cos’è e come viene eseguita
L’intervento di Addominoplastica Zone adiacenti Metro A serve a eliminare i depositi di grasso in eccesso sull’addome, cioè sulla pancia.
Non solo il tessuto adiposo, ma questa operazione consente anche di liberarsi della pelle in eccesso dovuta a un rilassamento della parete muscolare sottostante.
Si ricorre a questo tipo di procedura nelle persone obese che hanno fatto un percorso di dieta ed esercizio ma presentano problemi di grasso ostinato e pelle in eccesso.
Chi si sottopone a degli interventi chirurgici per ridurre il grasso addominale in eccesso, può poi avere problemi per colpa di un eccesso di pelle, chiamato in gergo grembiule.
Questo lembo di pelle vuoto va eliminato per poter mostrare i risultati ottenuti sia con la dieta e l’esercizio ma anche con la chirurgia estetica.
Anche le donne in post gravidanza hanno questi problemi che si risolvono grazie a questa operazione di chirurgia estetica.
Le fasi preliminare
Per poter avviare la procedura di Addominoplastica Zone adiacenti Metro A il chirurgo estetico deve, come prima cosa, esaminare nel dettaglio l’addome e le sue caratteristiche.
La pelle dell’addome vien controllata per poterne capire il grado di elasticità, la presenta o meno di smagliatura, la presenza di accumuli adiposi, asimmetricità e anche il tipo di pelle.
Questi sono tutti fattori che incidono sul possibile risultato finale dell’operazione.
Durate questo esame preliminare si raccolgono informazioni per determinare se assieme all’operazione di rimozione dei depositi adiposi e dell’eccesso di pelle, sia necessaria anche una lipoaspirazione, liposuzione o liposcultura.
L’esame preliminare serve per evidenziare un eventuale sovrappeso che fa posticipare l’intervento.
Si ricercano anche eventuali ernie nella parete addominale che saranno sottoposte ad ulteriori esami di approfondimento.
Lo stato di salute generale del paziente viene messo sotto alla lente di ingrandimento, con particolare attenzione alla salute cardiovascolare e respiratoria per poter prevenire ogni tipo di complicazione durante e dopo l’operazione chirurgica.
Altri esami a cui ci si sottopone prima dell’intervento sono l’elettrocardiogramma, gli esami ematochimici preoperatori e anche una radiografia del torace.
Alcune avvertenze extra
La visita preliminare serve per esaminare un eventuale sovrappeso che andrà trattato in maniera adeguata con dieta ed esercizio fisico.
La procedura di Addominoplastica Zone adiacenti Metro A non è un sistema per prendere velocemente peso ma viene attuata solo in seguito a una dieta ferrea del paziente.
Un paziente che non ha intrapreso un percorso di miglioramento dello stile di vita non potrà esser sottoposto a questo intervento chirurgico.
Si tratta pur sempre di chirurgia e perciò ci sono dei rischi annessi che non vale la pena correre solo per perdere peso perché non si ha voglia di seguire una dieta.
Anche se si riuscisse a fare l’intervento senza la dieta e l’esercizio fisico, li risultati saranno di breve durata perché in breve tempo si rimetterà su tutto il peso eliminato con l’operazione.
I dettagli dell’intervento La procedura di Addominoplastica Zone adiacenti Metro A prevede un’anestesia generale.
La durate dell’intervento è di approssimativamente di 2 – 3 ore.
Nel caos in cui si dovesse optare per la miniAddominoplastica Zone adiacenti Metro A , la procedura viene eseguita in anestesia locale con un’incisone molto più piccola che diminuisce anche la durata dell’intervento a 60 – 90 minuti.
Il chirurgo plastico incide l’addome nella regione sopra al pube, ricavando una striscia orizzontale larga fino a sotto l’ombelico.
Questo lembo di pelle vien tolto, scollando la cute dal tessuto addominale.
Le fasce muscolari dell’addome che risultano indebolite vengono suturate.
Di seguito, il chirurgo esegue un lifting del lembo addominale che viene suturato nella regione pre pubica per esser teso e non più rilassato e cadente.
In questo modo si ha anche in vantaggio di rendere le cicatrici meno evidenti.
Una fase importante è quella di riposizionare l’ombelico nella corretta posizione.
Possono esser abbinati a questa procedura altri interventi, come anticipato prima.
sarà il chirurgo estetico che di caso in caso, stabilisce se sono necessari altri interventi e procedure per garantire un risultato impeccabile che restituisca un aspetto perfetto.
Sono, infine, inseriti dei drenaggi da tenere per almeno 48 ore per evitare lo sviluppo di edemi post operatori e velocizzare i tempi di recupero post operatorio.
Dopo l’intervento
Dato che questo intervento si esegue in anestesia generale, il paziente viene portato in rianimazione per aspettare che si riprenda dall’anestesia.
La sedazione è piuttosto forte e i tempi di recupero dipendono da persona a persona.
I drenaggi vengono tolti in massimo entro 48 ore.
Fino a quando non si tolgono i drenaggi, il paziente resta in ospedale in osservazione.
Il drenaggio è necessario ma rappresenta un rischio perché si tratta di lasciare aperte delle piccole ferite dove sono inseriti i tubicini.
Non appena il drenaggio vien rimosso, le ferite vengono chiuse con i punti, utilizzando particolari tecniche di chirurgia estetica per rendere le cicatrici davvero minime e impercettibili.
Dopo esser stati sottoposti alla Addominoplastica Zone adiacenti Metro A è necessario indossare un bendaggio compressivo che ha lo scopo di tendere bene la pelle che deve adattarsi alla nuova forma dell’addome.
La pelle del paziente che si sottopone a questa procedura deve esser elastica e tonica per poter aderire al nuovo profilo.
Se la pelle è cadente e non si tende bene, il risultato sarà deludente.
Dopo una settimana, il bendaggio viene sostituto da una guina contenitiva che continua il lavoro di adattamento delle palle per un risultato perfetto senza difetti.
Nella fase post operatoria possono esserci dei dolori che possono essere alleviati con farmaci anti dolorifici prescritti dal chirurgo estetico.
La zona risulterà gonfia e dolorante per diversi gironi e si deve restare a riposo in posizione supina.
L’operazione è piuttosto invasiva e il recupero non è tra i più rapidi.
Per questa ragione, si resta a casa dal lavoro per minimo 2 settimane e nella prima settimana verrà messo un freno anche alle normali attività sociali.
È infatti previsto riposo assoluto.
Tutti i movimenti bruchi e gli urti sono da evitare anche per un mese perciò l’allenamento, la palestra, esercizio e lo sport dovranno attendere la completa guarigione della zona.
Il risultato finale si vede dopo 2 – 3 mesi e sarà definitivo se si continua con un regime alimentare equilibrato ed esercizio fisico.
Maggiori Informazioni da wikipedia sulla chirurgia plastica
La chirurgia plastica è una delle poche specializzazioni chirurgiche non “distrettuali” o di “apparato” opera quindi su qualsiasi distretto corporeo. Ciò comporta che la chirurgia plastica abbia diverse sub-specializzazioni: la chirurgia della testa-collo, la chirurgia della mammella, la chirurgia della mano, il rimodellamento corporeo (il cosiddetto body-contouring), la chirurgia degli arti inferiori, la chirurgia delle ustioni, la chirurgia ricostruttiva, e la chirurgia estetica (o cosmetica, che è una branca della chirurgia plastica, e non esiste come specializzazione isolata).
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